Verso la fine degli anni Cinquanta, due giovani meridionali di belle speranze rilevano una “frutteria” in disarmo in via Carini. Alfonso e Luigi aprono una pregiata frutteria nello storico quartiere di Monteverde Vecchio. Erano pionieri dello slow food, infatti la loro proposta era legata al territorio, alla freschezza e alla stagionalità del prodotto.

La frutteria di via Carini viene menzionata da numerose riviste enogastronomiche nazionali ed anche sul Gambero Rosso, diventando punto di riferimento per il quartiere e la città, frequentato da personaggi dello spettacolo, della cultura e della politica.  Negli anni Sessanta i “fratelli Capone” rilevano un esercizio di “Vino e Olio” confinante ed ampliano le loro conoscenze al campo dell’enologia, fino a quando, Teodoro Capone, subentra e opera una radicale trasformazione, creando l’attuale Osteria Enoteca Al Grammelot.

Teodoro è l’Oste del Al Grammelot per circa trent’anni. Unisce l’amore e la passione per il vino, per il teatro e per la musica e crea un luogo unico, intimo nel quale lasciarsi cullare da storie di vino e racconti di vita. Teodoro ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca di piccoli produttori di vini italiani che si dedicano con amore alla terra, alla vite e al vino. Produttori che raccontano le loro storie, fatte di passione e sacrifici tra i filari, attraverso il sapore dei loro vini.

‘Fidati del tuo istinto, pensa, sii te stesso, ascoltati, liberati dalle convenzioni e goditi il viaggio’  Teodoro Capone

Teodoro credeva nell’emozione che può regalare ogni calice, credeva che chiunque potesse godere di un sorso di vino, che non fosse necessario essere esperti o sommelier per lasciarsi conquistare dal piacere del vino e, semplicemente, liberare le proprie emozioni.

Il viaggio terreno di Teodoro si conclude nel giugno del 2020, ma lascia alla sua famiglia l’amore e la forza per continuare a portare avanti la sua filosofia. Oggi la moglie Maria  guida con determinazione e dolcezza l’Osteria Enoteca Al Grammelot, rispettando la continua ricerca di Teodoro e il suo desiderio di ospitalità genuina.