Cos’è il “grammelot”?

 

Sin dall’anno mille, Giullari e comici intrattenevano nelle piazze gli abitanti di borghi e villaggi con rappresentazioni satiriche e grottesche. Spesso l’estraneità della lingua impediva la comprensione reciproca e allora gesti, cadenze e ritmi appropriati consentivano di superare l’ostacolo linguistico e di intrattenere i presenti. Nacque così IL GRAMMELOT.

Il linguaggio del Grammelot non utilizza parole e frasi dal significato convenzionale. Esso si serve piuttosto di suoni inventati che alludono, nel ritmo nell’intonazione e nelle melodie, ad espressioni del linguaggio parlato. Così può raggiungere non solo coloro che condividono lo stesso linguaggio ma anche quelli che ne percepiscono soltanto le sonorità. E’ una lingua tradotta in musica. In realtà IL GRAMMELOT esiste da sempre. Lo parlano bambini di tutti i popoli ancor prima di aver imparato ad articolare parole e frasi logiche nella propria lingua madre. È una lingua inventata ogni volta che viene usata e non può per sua natura essere scritta, omologata e codificata.

Così come IL GRAMMELOT riesce a far intendere le persone di lingue e culture diverse, anche le sensazioni, profumi, i sapori del VINO permettono a due o più persone di interagire, relazionarsi e comunicare. Il VINO è un’emozione. Ogni sorso è differente dal precedente. Ogni volta cambia. Non può essere omologato e racchiuso in regole. Ad ogni bicchiere l’emozione si libera.

All’Osteria, Enoteca Al Grammelot ci concediamo la libertà delle emozioni che ci regala un buon calice attraverso la scoperta del gusto.